Fase 2: obbligo mascherine e spiagge chiuse in Emilia Romagna

Il Governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, segue le linee guida del governo e non riapre come in Calabria

Il 4 maggio ormai è alle porte e tutta Italia si prepara alla Fase 2 voluta dal governo Conte come prima tappa di avvicinamento alla normalità dopo la pandemia di coronavirus. Le regioni, in virtù dell’articolo 5 della Costituzione, in materia di sanità possono prendere decisioni autonome: la Calabria ha riaperto ieri bar e ristoranti in anticipo sulle disposizioni volute dal governo, tanto che il ministro Boccia ha ammonito la presidente Santelli a ritirare la delibera, pena la diffida.

L’Emilia Romagna di Stefano Bonaccini si allinea alle decisioni del governo Conte. Da lunedì 4 maggio saranno obbligatorie le mascherine nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto, dove non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro: le disposizioni si applicano a tutta la regione compresa la provincia di Piacenza che, in base al provvedimento, viene riallineata al resto del territorio. La misura – spiega la Regione in una nota – stabilisce la riapertura di parchi e giardini pubblici, ma i sindaci potranno disporre la chiusura di aree in cui non sia possibile garantire il rispetto del divieto di assembramento o delle distanze di sicurezza di un metro. Confermato il divieto di accesso a spiagge e arenili. Nel documento è prevista la possibilità di raggiungere le seconde case per attività di manutenzione e di praticare allenamento e attività motoria e sportiva all’aperto, solo in forma individuale.